Testimonianze dal campo! La Cri si racconta!

09 Giugno 2012 : FINALMENTE, SI PARTE!!!

Dopo aver atteso per circa una settimana la chiama dell’Anpas per partire come volontari per il sisma che ha colpito l’Emilia Romagna, finalmente ci siamo!!!

Il preavviso è stato breve,ma alle 05.30 del 09 Giugno siamo partiti dalla nostra sede diretti a Novi di Modena,luogo che sarebbe poi diventato il nostro campo base Anpas.

Per la regione Lombardia questa settimana è partita la Croce Viola Cesate,con una squadra composta da me, Dario Luinetti (nostro referente), Michele Vincitorio, Salvatore Tirrito e Alberto Calati.

Dario, Michele ed Alberto avevano già avuto altre esperienze di questo tipo, ed io, durante il viaggio, ho fatto molte domande per capire quale sarebbe stata la realtà nella quale, da li a poco, ci saremmo catapultati.

Giunti in orario al campo, dopo esserci registrati come volontari ed aver effettuato un breve briefing, ad ognuno è stato attribuito il proprio compito, con una raccomandazione ben precisa: “Appena finite il vostro lavoro, andate ad aiutare i vostri compagni”, e questo è stato il “motto” della settimana.

Io sono stata “affibiata”alla cucina, settore che inizialmente mi ha fatto un po’ paura perchè avevo sentito dire che era la parte più “dura e pesante”, ma già dopo il primo pranzo, avevo capito che ero stata fortunatissima, ottime persone con coi collaborare e che ti facevano venire costantemente la voglia di dare il meglio di te.

I miei “compagni” di avventura si sono invece suddivisi fra turni in carraia(anche  notturni),per garantire la sicurezza all’interno del campo e lavori più fisici come montaggio,smontaggio,carico, scarico, manutenzione ecc.ecc.. Ciò non toglie che hanno anche collaborato con noi della cucina nella distribuzione dei pasti alla popolazione e, trascorrendo con noi parte del loro tempo.

Per il servizio tavoli la nostra cucina si riempiva di bambini e ragazzi del campo, principalmente stranieri, che ci hanno aiutato tantissimo, sia per quanto riguarda il servizio pasti, sia nel conoscere meglio le loro culture e religioni, loro ci sono entrati nel cuore, ed è stata dura salutarli senza lacrime prima del rientro in sede.

Posso dire con certezza che è stata una delle settimane più belle della mia vita, ho visto volontari dare il 100%, combattere contro la stanchezza fisica che non è mai mancata e contro quella emotiva che un’esperienza del genere suscita.

In cucina non c’erano soste,si iniziava servendo le colazioni dalle 06.30 alle 09.00, poi si procedeva con la preparazione del pranzo,lavare, pulire, tagliare verdure di ogni tipo in quantità industriale, si servivano in media 450 pasti a pranzo ed altrettanti a cena, mentre il nostro cuoco Vincenzo preparava i primi piatti ed il secondo cuoco Cesare preparava i secondi.

I giorni al campo sono volati, e così tante ore di lavoro insieme hanno portato a stringere legami fortissimi, a prescindere dall’età o dalla regione di provenienza.

Il nostro capo campo, anche lui alla prima esperienza in quel ruolo,ci ha portati, grazie soprattutto al dialogo, ad ottenere dei grandi risultati, e rendersi conto di aver fatto “tanto” è stato il ringraziamento più bello che potessimo riceve, al di la dei “grazie” e dei “sorrisi” giunti dalla popolazione del campo.

Ma la vita al campo non è fatta solo di “duro lavoro”, è principalmente fatta di solidarietà, di abbracci, di sorrisi, di scambi di opinione, di racconti di esperienze vissute, di suonate di chitarra all’una di notte, di amicizie, di altruismo e di tutto ciò che di bello ti arriva al cuore, facendo passare in secondo piano la stanchezza fisica, facendoti arrivare all’ultimo giorno con un nodo in gola e con tanta voglia di restare ancora e di sentirti ancora utile per tutti.

Auguro a tutti di poter provare quest’esperienza nella vita, di poterlo fare come l’ho fatto io, come l’hanno fatto i miei compagni di associazione, mettendo da parte il pregiudizio e tirando fuori il proprio lato migliore, cercando di dare il massimo, “tornando” a casa con il cuore pieno di bellissimi ricordi, di soddisfazione, e con tanta voglia di partire nuovamente.

Crisalida – Croce Viola Cesate

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